Bahrain Victorious, Damiano Caruso già concentrato sul Giro: “Credo che Antonio Tiberi abbia le qualità per salire sul podio”

Damiano Caruso si prepara al Giro d’Italia 2025. Dopo il sesto posto in classifica generale al Tour of the Alps 2025, dove il ragusano si è dovuto sostituire ad Antonio Tiberi in qualità di uomo di classifica della Bahrain Victorious, tutta l’attenzione del classe 1987 è ormai sulla Corsa Rosa, appuntamento chiave di quella che potrebbe essere l’ultima stagione in gruppo di uno dei corridori più esperti del panorama internazionale. Dopo aver affrontato il Giro da capitano in diverse delle passate edizioni (con il secondo posto del 2021 e il quarto del 2023), però, quest’anno Caruso avrà un ruolo diverso, dato che sarà lo scudiero di Tiberi, capitano designato e uno dei favoriti per il podio finale di Roma.
Intervistato da Marca, Caruso racconta il suo rapporto con il Giro e dice la sua su quelli che saranno i possibili protagonisti delle tre settimane lungo lo stivale: “Il percorso di quest’anno è molto particolare. Sarà molto esigente sin dalle prime tappe in Albania. Non so se sarà duro, perché non conosco bene le strade, ma guardando le altimetrie sembrano decisamente toste, senza dimenticare la cronometro. La seconda settimana sarà ancora più impegnativa, con le tappe in Toscana tra cui quella di Siena con gli sterrati, la cronometro tra Lucca e Pisa e anche la tappa con l’Alpe San Pellegrino. E poi chiaramente l’ultima settimana è sempre quella più tosta, con le grandi montagne che rappresenteranno il punto chiave di tutto il Giro. Attenzione anche al meteo, che può cambiare tutta la corsa in un attimo”.
A nove anni di distanza dal successo di Vincenzo Nibali nel 2016, nessun’altro italiano è più riuscito a vincere il Giro, nonostante proprio Caruso si sia avvicinato nel 2021. Per il corridore siciliano, però, questo potrebbe essere l’anno giusto per rivedere il tricolore sventolare sul podio di Roma: “Spero che questo sia l’anno giusto per rivedere un italiano vincere. Lo spero per l’Italia ma anche per la nostra squadra, perché noi abbiamo Antonio Tiberi. Il podio è un grande obiettivo, se poi dovesse riuscire a vincere ancora meglio. Antonio ha già dimostrato di essere un corridore che non può essere sottovalutato e di far parte di quel gruppo ristretto di atleti che possono vincere un grande giro. Non so se questo sarà il suo anno, ma credo che i miglioramenti nelle sue prestazioni dimostrino che è sulla strada giusta. L’obiettivo più realistico è quello di conquistare il podio. Al momento non vedo altri italiani in grado di farlo, ci sono sicuramente dei giovani prospetti, ma Antionio è l’unico che può davvero provarci”.
Tra Tiberi e il podio, però, ci saranno diversi ostacoli in un Giro d’Italia ricco di campioni al via. Tra questi uno dei nomi da tenere d’occhio è sicuramente quello di Juan Ayuso (UAE Emirates XRG), uno dei grandi favoriti per la conquista della Maglia Rosa: “Ayuso ha dimostrato di avere un talento fuori dal comune – prosegue Caruso – e ha ottenuto dei risultati davvero eccezionali. Sa correre bene, in modo intelligente, e credo che ad oggi sia uno dei grandi favoriti per il podio finale. In quale posizione? Non lo so dire, l’unica cosa che so è che rientra tra i grandi favoriti e ha le qualità per vincere. Sicuramente, come tutti gli altri favoriti, dovrà però fare molta attenzione perché un GT si può vincere o perdere in qualsiasi tappa. Sarà necessario tenere alta l’attenzione per tutte e tre le settimane”.
In conclusione il portacolori della Bahrain Victorious esce anche dall’argomento Giro, discutendo più in generale del ciclismo di oggi, dal dominio di Tadej Pogacar (UAE Emirates XRG) passando per il nuovo sistema di cartellini gialli fino ad arrivare al progetto Superlega: “Credo che Pogacar faccia semplicemente il suo lavoro. Ovviamente gli piace vincere ed è una cosa che gli risulta naturale. Non credo però che la sua presenza rovini lo spettacolo per gli spettatori, credo invece che rappresenti più un problema per noi corridori: quando sappiamo che c’è lui in corsa tutti siamo consapevoli che con molta probabilità sarà lui a vincere“. Per quello che riguarda invece il nuovo sistema sanzionatorio Caruso aggiunge: “Credo che sia giusto sperimentare, bisogna provare e capire nel corso di qualche mese o anno se un sistema di questo genere può aiutare il ciclismo. La Superlega, invece, è un progetto che non conosco e onestamente non mi interessa molto“.
L’ultima domanda, infine, riguarda la possibilità di vedere Caruso in gruppo anche nel 2026, con una risposta del siciliano che lascia aperti ben pochi spiragli: “Non ho cambiato idea, penso ancora di smettere alla fine di quest’anno. Non voglio annunciare ufficialmente il ritiro perché voglio avere ancora la possibilità di cambiare idea, ma al momento la mia intenzione è quella di chiudere questo capitolo della mia vita al termine del 2025″.
Scegli la tua squadra per il FantaLiegi-Bastogne-Liegi: montepremi minimo di 1.500€! |
Tutto il sito al 50% per i saldi di Ekoï! |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |